Il forte attaccamento al territorio e la passione per l’ambiente hanno spinto Francesco, sin da bambino, quando andava per funghi con il papà, a scoprire le bellezze della natura incontaminata di Norcia e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Ha trasformato la sua passione in un vero mestiere. “Percorrendo i sentieri, gli amanti della natura rimangono incantati dal fascino e dalla magica atmosfera che i Monti Sibillini evocano” dice Francesco. Chiunque, a qualsiasi età, può fare trekking. Perfino chi non è allenato e vuole fare una tranquilla passeggiata in un contesto fiabesco... basta solo conoscere i percorsi giusti!”. I Pantani di Accumoli o i colli che incorniciano il Pian Grande e il Pian Piccolo di Castelluccio, per esempio, offrono scorci e sensazioni inimmaginabili. Per i più appassionati e abituati alla camminata, ci avventuriamo fin sopra le creste più alte, oltre i 2.000 metri: il Monte Vettore, la cima più alta, con i suoi 2.476 metri; Palazzo Borghese; la bellissima cima del Monte Sibilla; il Monte Bove dove “se sai dove guardare, si riesce sempre a incontrare qualcuno dei bellissimi camosci appenninici che ci vivono”. In ogni stagione i Sibillini conservano il loro fascino. Anche in inverno sono possibili bellissime passeggiate e, quando c’è la neve, le ciaspole permettono di addentrarsi in un altro mondo. “L’interesse per il trekking invernale è in continuo crescendo - racconta Francesco - c’è molta curiosità. Perfino proposte apparentemente ‘estreme’, come le passeggiate dal tramonto alla sera in cui, dopo aver goduto dei colori all’ imbrunire, si cammina per boschi e radure tra migliaia di orme di piccoli animali selvatici sotto un manto di stelle o illuminati dalla luna e si scopre che... le stelle non cadono solo ad agosto”. Francesco trascorre gran parte della vita alla scoperta dei segreti che i Monti Sibillini gli raccontano per poterli condividere con chiunque lo segua nelle sue avventure.
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[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text="Parco Nazionale dei Monti Sibillini" font_container="tag:h1|text_align:left|color:%23b7995d" google_fonts="font_family:Vollkorn%3Aregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal"][vc_custom_heading text="Trekking con Guida" font_container="tag:h4|text_align:left|color:%23b7995d" google_fonts="font_family:Vollkorn%3Aregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal"][vc_separator][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image="343" img_size="full" alignment="center"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space][vc_column_text]
[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text="Li Tappi" font_container="tag:h1|text_align:left|color:%23b7995d" google_fonts="font_family:Vollkorn%3Aregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal"][vc_custom_heading text="Visita l'azienda che nasce nella valle dell’antica Nursia
" font_container="tag:h4|text_align:left|color:%23b7995d" google_fonts="font_family:Vollkorn%3Aregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal"][vc_separator][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image="284" img_size="full" alignment="center"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space][vc_column_text]L’azienda “Il Casale de li Tappi” nasce nella valle dell’antica Nursia, città di San Benedetto......
Nonostante il terremoto il lavoro prosegue, Alessandro e la sua famiglia sono dei norcini, persone con un mestiere antico, che si tramanda da generazioni. La nobile arte della Norcineria risale all’alto Medio-Evo ed era comune in tutte le famiglie. Quest’azienda coltiva legumi come la Lenticchia di Castelluccio di Norcia IGP e cereali; oltre al tradizionale “maiale rosa” si dedica con l’Università di Perugia e la Regione Umbria al recupero del “SUINO NERO CINGHIATO” una razza autoctona ormai estinta. Nelle mani esperte di Alessandro le carni diventano prosciutti, salami, salsicce senza aggiunta di glutine, lattosio e derivati del latte. L’amore per la natura e gli animali ha portato alla realizzazione di una Fattoria Didattica per far sì che tutti possano trascorrere momenti magici in un luogo pieno di sorprese !! ![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]abc
[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text="Nicola e Lulù" font_container="tag:h1|text_align:left|color:%23b7995d" google_fonts="font_family:Vollkorn%3Aregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal"][vc_custom_heading text="Alla ricerca del tartufo nero pregiato di Norcia" font_container="tag:h4|text_align:left|color:%23b7995d" google_fonts="font_family:Vollkorn%3Aregular%2Citalic%2C700%2C700italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal"][vc_separator][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="1/3"][vc_single_image image="306" img_size="full" alignment="center"][/vc_column][vc_column width="1/3"][vc_single_image image="307" img_size="full" alignment="center"][/vc_column][vc_column width="1/3"][vc_single_image image="308" img_size="full" alignment="center"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space][vc_column_text]Nicola nasce a Savelli di Norcia, da sempre appassionato della natura e dei prodotti speciali del nostro territorio. Uno dei suoi motti “la natura offre ed io apprezzo” si tramuta nell’amore per i tesori dei nostri boschi che lo hanno sempre spinto a passeggiate curiose alla ricerca di funghi, more, lamponi e prodotti del sottobosco. “Mi diletto a preparare cose speciali come il miele di edera, il miele millefiori, marmellate di more, lamponi e di mele cotogne per cene in famiglia e con gli amici. Chiaramente il tartufo nero è la mia vera passione”. Gran parte del merito del cavatore è nell’addestramento del cane. Non c’è una razza specifica. Spesso i migliori esemplari sono razze miste di piccola taglia e buona resistenza. Si cammina molto e l’agilità è importante. L’addestramento inizia fin da cuccioli. L’istinto del cane è quello della caccia. Pertanto si deve capire se tra i cuccioli ci sono futuri “campioni”. Per iniziare è sufficiente un interesse al tartufo, che si dimostra con l’olfatto e il gioco, per circa 1 mese. Poi si continua nascondendo il tubero in superficie, dietro una pietra o appena in profondità. Questa fase dell’addestramento deve apparire come un gioco. Premiando sempre il cane ad ogni successo. Questa fase dura per altri 4 mesi. Dal quinto mese si inizia a nascondere il tartufo un pochino più in profondità, in modo che sviluppi l’abitudine a scavare, “cavare”, autonomamente. Anche in questa fase il premio è importante. Quando si iniziano a vedere i primi buoni risultati si passa alla ricerca “al naturale” in pieno bosco dove le difficoltà aumentano. In questa fase si allena l’olfatto in maniera importante. Si affina la tecnica della ricerca senza l’aiuto degli odori del padrone. Gli odori sono quelli della natura e degli animali selvatici che transitano, anche loro alla ricerca del tartufo (volpi, istrici, cinghiali ecc.) e che fanno prevalere l’istinto della caccia del cane. E’ la fase sicuramente più difficile e complicata dove si capiranno le vere attitudini del cane: vero campione della ricerca del tartufo nero o fedele amico di belle passeggiate e di giochi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]abc